Impianti all’avanguardia, sempre in costante upgrade, sono al centro della nostra filosofia produttiva, e crediamo fermamente che una delle primarie regole per la realizzazione di un manufatto prefabbricato di qualità derivi proprio da questa concezione o convinzione ?
- 18 tramogge di stoccaggio per aggregati completamente
coperte dagli agenti atmosferici e segregate per la sicurezza
degli operatori;
- 10 sili di stoccaggio per cementi dotati dei più sofisticati
sistemi pneumatici di distribuzione;
- 10 dosatori per materie prime secondarie;
- 5 mescolatori planetari contro-rotanti garantiscono una rapida
e uniforme miscelazione delle materie prime e sono dotati dei
più moderni sistemi per il controllo, non solo dell’umidita, ma
di tutti i molteplici parametri che concorrono alla preparazione
di un calcestruzzo di alta qualità;
- dosatori automatici a peso con ausilio di celle di carico tarate
a frequenze stabilite.
Sono solo alcuni numeri per indicare gli ingredienti alla base della filosofia della nostra produzione
CMC investendo sull’automatizzazione del processo
produttivo e sulla ricerca di calcestruzzi all’avanguardia ( sino
ad arrivare alla complessa produzione del calcestruzzo SCCHCR
Self Compacting Concrete-High Chemical Resistance) punta a
per rispondere alle più sofisticate esigenze del presente e del
futuro.
Per tutti i propri impianti CMC utilizza energia autoprodotta.
Produzione manufatti denominati vibrati (Slump-Flow
S1-S2): il calcestruzzo a consistenza fresca viene scaricato in
automatico dagli impianti di betonaggio nelle varie postazioni
di lavoro. Ed inserito con procedura automatica o semiautomatica
nei vari stampi metallici. Successivamente a
questa fase il manufatto viene costipato attraverso vibrazione
o vibro-compressione, il manufatto a consistenza fresca viene
infine sformato. La maturazione del manufatto avviene a
contatto con l’aria o con idonee protezioni anti-ritiro all’interno
delle aree di maturazione.
Produzione manufatti denominati gettati (Slump-Flow
s4-s5 o F1 per SCC HCR): il calcestruzzo a consistenza
fresca viene scaricato con procedura semi-automatica dagli
impianti di betonaggio nelle varie postazioni di lavoro ed
inserito nei vari stampi metallici opportunamente preparati
dagli operatori. Il manufatto viene in seguito costipato
attraverso vibrazione o scuotimento su appositi banchi vibranti
o vibratori montati direttamente sugli stampi per il calcestruzzo
ordinario, per SCC HCR totale assenza di vibrazione/
costipazione. La maturazione del manufatto in questo caso
avviene direttamente nelle casseforme poste all’interno dei
capannoni con idonee protezioni anti-ritiro. Il manufatto finito
viene sformato dagli stampi il giorno successivo
Mix-design: il mix design del conglomerato cementizio
utilizzato nei processi produttivi e studiato in funzione delle
prestazioni finali di ogni singolo manufatto atto a garantire la
funzionalità:
- a seconda delle temperature ambientali esterne ed interne
viene impiegato cemento ad alta resistenza nelle classi CEM
42,5 CEM 52,5 e cementi speciali SR (impiegati nell’SCCHCR)
conformi alla normativa UNI-EN 197-1.
- Viene adottata una classe di consistenza a bassa lavorabilità
(S1/S2) nei manufatti denominati vibrati (S4/S5) in quelli
denominati gettati, (F1) negli SCC e grazie all’ausilio di additivi
conformi alla UNI- EN 934-2 si e in grado di garantire rapporti
acqua/cemento al di sotto della soglia di A/C previsti nelle
ricette, con acqua di impasto rispondente alla UNI-EN 1008.
- Gli aggregati selezionati, marcati CE in conformità alle
norme UNI-EN 12620 e 8520-2 e esenti da minerali nocivi
o potenzialmente reattivi in conformità della UNI-EN 932-3
e UNI-EN 8520-2 sono suddivisi in 3 classi granulometriche
con diametro massimo dell’aggregato ≤1/4 dello spessore del
manufatto.
Linea eco-compatibile: il mix design del conglomerato
cementizio impiegato è molto complesso, dopo numerose
prove e sperimentazioni siamo giunti alla giusta formulazione,
che permette l’impiego delle materie prime riciclate secondo
quanto previsto dalla normativa in vigore, senza alterare
le prestazioni funzionali e statiche del prodotto stesso. Le
aggiunte di materie prime secondarie, tutte accompagnate da
relative certificazioni permettono di raggiungere le prestazioni
più elevate sia in termini di resistenza meccanica che di
durabilità nei confronti delle azioni chimiche e fisiche a cui il
prefabbricato e sottoposto nel ciclo di vita previsto. I manufatti della linea GREEN soddisfano i criteri minimi ambientali previsti dai decreti legge in materia ambientale quali LEED e CAM e successive integrazioni